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Aereo acrobatico realizzato in cartene
Rielaborazione del progetto e aquilone realizzato da Luigi Sironi (e_mail)

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aereo_13.jpg (25943 byte) aereo_12.jpg (32326 byte) aereo_14.jpg (4391 byte) Clicca sulle foto per ingrandirle

Perché realizzare un aquilone in cartene, per intenderci, il materiale con cui sono fatti i sacchetti di plastica?

  • Non ho una macchina per cucire
  • Ho del cartene avanzato dalla realizzazione di una mongolfiera
  • Ho voglia di realizzare un aquilone “complesso”
  • E poi, perché no?

Ho utilizzato cartene da 34 g/m2 e nastro adesivo da 2,5 e 5 cm; i bordi alari, i profili (centine) dove sono fissate le briglie e il naso, sono stati rinforzati con filo di dacron 45 Kg di carico di rottura. Ho stimato circa 45/50 ore di lavoro totali per la realizzazione completa (disegni inclusi).
Per realizzare le dime; ho disegnato le varie parti a computer utilizzando Power Point (Microsoft); ho utilizzato questo tool perché è di facile utilizzo e permette la visione del disegno completo anche se esce dal foglio (se sei interessato al file con i disegni clicca qui).

I vari pezzi sono stati stampati su foglio A4 e li ho quindi composti incollandoli su cartoncino; gli unici pezzi disegnati direttamente sul cartone sono state le ali.

Per accoppiare i diversi pezzi ho adottato tecniche differenti a seconda il caso.

Accoppiamento pannelli:
Per accoppiare i pannelli ho lasciato un margine di 1 cm su uno di questi; ho incollato con il PRITT tale margine e lo ho rivoltato sul secondo pannello; Rinforzare il tutto con nastro adesivo. L’utilità della colla è limitata al fatto di permettere una comoda unione dei pannelli con il nastro adesivo

Accoppiamento vertice aletta e vertice aletta con centina:
Questo è stato il vero scoglio da superare; devo dire con tutta sincerità che dopo la prima prova avevo deciso di lasciare perdere il tutto e di realizzare un NASA: più semplice negli accoppiamenti delle varie parti ma quante briglie!
Per fortuna la ragione ha prevalso ed ho continuato.
La realizzazione del vertice non ha dato particolari problemi; ho sovrapposto i due pezzi incollando i due bordi, ho rivoltato il tutto ed ho unito il tutto con nastro adesivo.
Per unire tale vertice con la prima centina ho dovuto ritagliare il bordo che avevo lasciato alla base del vertice stesso, sovrapporre il vertice alla centina ed attaccare con il nastro i due.

Rinforzo bordi alari e naso:
Come detto precedentemente, i bordi alari ed il naso sono stati rinforzati con filo di dacron; la procedura è illustrata nelle figure seguenti.

 

                                   



Accoppiamento centine ala/aletta:

L’accoppiamento di tali parti è il più delicato in quanto bisogna garantire la curvatura del profilo; anche in questo caso la colla ci viene in aiuto. Le centine vanno ritagliate con un bordo di 1 cm; tale bordo verrà incollato seguendo la linea che avremo preventivamente disegnato sull’ala (partire sempre dalla parte superiore dell’ala); la colla terrà il materiale fermo quel tanto che basta per unire il tutto col nastro adesivo. In questo caso è possibile utilizzare il nastro adesivo da ambedue i lati della centina solo sull’estradosso (o parte superiore dell’ala); conviene unire ambedue i lati in quanto tale parte dell’ala è sottoposta a maggior trazione.
Ho rinforzato, sempre con nastro adesivo, il fronte e la coda dell’unione centina/pannello.
L’altro pannello, intradosso, sarà attaccato col nastro solo dalla parte dove non è incollato il bordo della centina (vedi figure seguenti); anche in questo caso ho rinforzato con nastro il fronte e la coda dell’unione centina/pannello.
Nei punti dove vanno collegate le briglie, ho rinforzato con filo di dacron.



Primo volo

La fortuna mi è venuta in contro: avevo giusto finito di mettere insieme il tutto, che si è sollevato un “bel vento” che mi ha permesso di provare subito la “creatura” (ho sperato non si distruggesse alle prime folate); essendo però già le sette di sera ed essendoci i suoceri a cena ho dovuto fare tutto di corsa.
L’aquilone si è alzato subito in volo (il vento era veramente forte) ma ho notato che l’ala destra, durante le manovre, tendeva a collassare: dovrò rivedere la brigliatura.
Devo dire che la soddisfazione è grande anche se non sono ancora riuscito a metterlo a punto; considerando la cronica scarsità di vento della mia zona (Gallarate –VA-) continuerò al mare (giugno e luglio) la “trimmatura” dell’aquilone.

Luigi Sironi